L’ACCORDO QUADRO TRA LA SVIZZERA E L’UNIONE EUROPEA

I negoziati per un accordo istituzionale sono iniziati nel maggio del 2014 e non sono ancora terminati. Nel contenuto l’accordo quadro tocca gli ambiti degli sviluppi giuridici, del monitoraggio dell’applicazione e dell’interpretazione dei trattati e della composizione di controversie. Questo accordo è necessario per consolidare e sviluppare i rapporti bilaterali, in particolare per garantire un’applicazione uniforme ed efficace degli accordi futuri e in essere in merito all’accesso ai mercati.

Una bozza di contratto per l’accordo quadro è disponibile dalla fine del 2018. Link

La nostra posizione: L’Associazione La Suisse en Europe è convinta che le preoccupazioni esistenti in Svizzera in materia di protezione dei salari, di direttiva sulla cittadinanza dell’UE e di sovvenzioni possano essere risolte mediante dichiarazioni interpretative delle due parti o, se necessario, della sola Svizzera in occasione della firma del trattato da parte del Consiglio federale.

Per questo motivo, l’ASE ha preparato delle dichiarazioni interpretative sul progetto di trattato. In questo modo, spera di sostenere i negoziati tra la Svizzera e l’Unione e di rendere possibile la firma dell’accordo.

Link alle dichiarazioni interpretative: Link.

5 ARGOMENTI PER UN ACCORDO QUADRO CON L’UE

1. LO SPAZIO ECONOMICO SVIZZERO

Da quando sono entrati in vigore gli Accordi bilaterali II nel 2004 non è stato possibile sottoscrivere nessun altro tipo di accordo con l’UE, cosa che ha portato alcuni svantaggi per lo spazio economico svizzero, soprattutto nel mercato delle industrie di rete e dei servizi finanziari. Eventuali nuovi accordi sarebbero benefici per l’economia e la ricerca della Svizzera e garantirebbero nuovi posti di lavoro.

2. REGOLAMENTAZIONE DELLE RELAZIONI

Anche in caso di accordo quadro la decisione relativa all’adozione delle normative dell’UE spetta al popolo e al parlamento svizzero. Con l’ausilio di un quadro istituzionale tuttavia verrebbe fatta chiarezza nei rapporti tra Unione Europea e Svizzera, il che risulterebbe vantaggioso per l’economia, soprattutto per il commercio e gli investimenti.

3. MIGLIORE TUTELA DEI DIRITTI

Le aziende svizzere, che esportano e investono nei Paesi UE, devono affrontare le lunghe e costose procedure degli Stati membri dell’Unione. La Confederazione elvetica non dispone degli strumenti giuridici per aiutare le proprie aziende nel territorio dell’Unione Europea. In caso di accordo quadro sarebbe ad esempio possibile ottenere direttamente un giudizio chiarificante da parte di un supremo organo giurisdizionale ed evitare di conseguenza un costoso iter giuridico.

4. PIÙ INCLUSIONE

La Confederazione e i Cantoni al momento non sono in grado di seguire la legislazione dell’UE e quindi di tutelare per tempo i propri interessi. Invece della «implementazione autonoma» portata avanti finora, un accordo quadro promuoverebbe un’adozione maggiore e dinamica della legislazione, così da eliminare gli svantaggi che oggi riguardano la Svizzera.

5. CONVENIENZA DEL MOMENTO

Nel 2018 la Svizzera gode di un’ottima occasione per concordare e sottoscrivere un accordo quadro. A causa delle elezioni europee e della Brexit, nel 2019 la Svizzera avrà molte meno possibilità di trattativa.